Come ben si sa, le scelte che ci troviamo di fronte in età adulta, vengono influenzate da come siamo stati trattati da bambini.
In sostanza, la qualità della relazione che abbiamo avuto con nostra madre e nostro padre influenzerà notevolmente i nostri rapporti da adulti.
Se un uomo ha avuto una madre amorevole, affettuosa, pronta ad accettarne limiti e problemi, e a sostenerlo, e se ha avuto un padre forte, sicuro, capace di guidarlo, e non una madre anaffettiva, violenta, distante, e non un padre punitivo o persecutorio, sempre pronto a rimproverare, sgridare, offendere (e spesso umiliare), allora avrà una vita affettiva felice.
Detto in altri termini, se i nostri bisogni emotivi da piccoli sono stati soddisfatti abbiamo più facilità ad evitare persone manipolatorie, abbandoniche, sempre pronte cioè a stare lontane, o narcisiste: queste in noi non susciteranno nessun interesse, anzi, al contrario, saremo attratti da persone che ci rispettano e che ricercano in noi la giusta intimità e che ci supportano.
Da sempre, l’essere umano, quando deve prendere una decisione o si trova davanti una scelta, si è affidato all’esperienza basata sulla conoscenza acquisita. In amore, ad esempio, non possiamo scegliere se abbiamo conosciuto una sola versione dell’amore, ovvero quello appreso dalla mamma. Se quest’ultima ha una visione malata dell’amore, la stessa concezione l’avremo noi da grandi.
Nell’età infantile, se abbiamo faticato ad ottenere l’attenzione della madre, o l’abbiamo vissuta in modo insufficiente e/o conflittuale, quando si presenterà l’occasione potremmo scegliere il partner sbagliato.
In questi casi, quello che manca per il bambino, è il supporto emotivo: se siamo cresciuti venendo discriminati a favore di un fratello o una sorella, o se è il bimbo che si è dovuto prendere cura della mamma, o la mamma era narcisista o bonderline, nella vita e nelle scelte amorose avremo questo tipo di difficoltà. Potremo essere attratti da quello che è estremo, perché emotivamente instabili, con la tendenza di fare confusione in amore. Si potrebbero confondere tutti li alti e bassi della relazione, ma niente sono se non passi isterici. Chi, quindi, si porta dietro la ferita dei non amati si relaziona solo con soggetti bonderline e, dopo un inizio che per lui è meraviglioso, alla fine rimarrà solamente il dolore.
Questi soggetti, è facile, che alla fine si relazionino solo con persone manipolatrici, data dal senso di colpa che, in questi casi, non è reale ma indotto da manipolatori che generano sulla persona che le subisce azioni continue e durature. Inoltre, cosa importante, chi in età infantile è stato manipolato tenderà, da adulto, a fare altrettanto oppure a farsi comunque manipolare anche una volta che è cresciuto.
Cosa poter cambiare? Innanzitutto si deve riuscire a diventare consapevoli delle conoscenze apprese nella nostra vita, cercando, quando iniziamo una nuova relazione, di capire ciò che è vero da quello che è illusione. Si deve smettere di fare affidamento su quello che abbiamo imparato sino ad oggi perché, una volta adulti, siamo noi a fare la differenza e dobbiamo scegliere la persona più adatta a noi: per correggere le esperienze emotive, si deve scegliere un partner sano.
Molto utile la psicoterapia, soprattutto quella di tipo psicodinamico, che riesce molto bene a far prendere coscienza a chi le si rivolge, di come molti degli aspetti di una relazione sono in realtà il risultato di momenti e atmosfere, e problemi, del proprio passato.
Un ottimo intervento di questo tipo, quando condotto dallo specialista bravo, ricco di esperienza e empatia, conducono a grandi svolte nella vita.
Anche in quelle vite che sembrano in qualche modo ormai buttate via!