Se si sente il bisogno di iniziare una psicoterapia, la cosa migliore è chiedere al proprio medico di base (che sicuramente ha un professionista su cui fare affidamento, e di cui già ha saggiato la competenza).
Nel caso non si voglia chiedere l’opinione al curante, un ottimo sistema è rivolgersi ad un amico fidato, che abbia già avuto esperienze -dirette o indirette- in tal senso, e fidarsi della sua indicazione.
In genere, si fa così la scelta giusta.
Si sconsiglia fortemente di scegliere lo psicoterapeuta:
– tramite i siti che offrono abbinamenti con psicologi o psicoterapeuti sulla base di “software” creati ad hoc;
– tramite i siti che ospitano a pagamento elenchi di medici e psicoterapeuti
Per quanto riguarda i primi, in effetti, non si conosce assolutamente:
– come questi software operino e in che modo stabiliscano gli abbinamenti, quali caratteristiche cioè del potenziale paziente e quale del professionista prendano in considerazione;
– quali siano i criteri di selezione con i quali vengono arruolati i vari professionisti.
È anche probabile che in tali casi, vengano privilegiati professionisti che diano una immagine “bella”, “soft”, “giovane” della psicoterapia, e quindi l’immagine e la gradevolezza (ormai siamo in un’epoca in cui tutto deve essere “rosa”, “giovane”, “femminile”) prevalgano assolutamente sull’esperienza.
Il rischio cioè, tanto per scherzarci un po’ su, è di trovarsi ad avere a che fare con una psicologa giovane e graziosa, ma inesperta e in grado di dare gli stessi consigli che può dare il vicino di casa.
Per quanto riguarda i siti che offrono elenchi di professionisti inseriti a pagamento nei loro elenchi, vi è da dire che, usualmente, i primi posti sono occupati dai professionisti che hanno fatto più investimenti, cioè che hanno pagato di più per stare ai primi posti.
Un altro criterio che spesso si segue in tali casi, è scegliere i professionisti che hanno più recensioni. Gli agenti di tali siti sostengono che “quello che funziona è il passaparola delle recensioni online”.
Il che purtroppo rischia di essere vero, ma è altrettanto vero che non si ha nessuna garanzia che queste “recensioni” siano veramente frutto spontaneo di pazienti che hanno conosciuto il professionista in questione, e non si tratti invece di pareri scritti appositamente per riempirsi di recensioni positive.
L’altro aspetto della questione è l’immagine professionale che si può avere di un professionista che chiede ai propri pazienti di fargli pubblicità su Internet.
Si tratta cioè di aspetti su cui riflettere molto.
Un altro criterio, è cercare tra i siti e leggere cosa scrivono i singoli professionisti: se quello che leggiamo ci convince di essere di fronte ad una persona trasparente e capace, scegliamo pure lui.
Ma, per carità, non perché si trova vicino a noi e a casa nostra, o perché ha messo delle belle foto e sorride bene!
Il consiglio è dunque quello di aver fiducia: in sé stessi, prima di tutto. E, nel caso, o nel nostro giudizio, o in un amico, che ci ispira fiducia e che ci dica di chi in chi ha fiducia lui.
Non scegliete dunque “uno bravo“: scegliete uno di cui avere fiducia.
Nel mondo di Internet e delle realtà virtuali, e delle intelligenze artificiali, potrebbe davvero essere l’unica strada per scegliere adeguatamente chi si deve prendere cura di noi.